Resilienza

Alessandro Marchi racconta una storia. Una storia in molte parti inventata, ma ispirata alla vera vita di suo nonno, Aldo Marchi. Il protagonista di questa storia è vero. Così come è vera la sua sofferenza e la sua malattia. A quanto pare, invece, tutto il resto è frutto della fantasia.

Finisco il libro e capisco che proprio sulla malattia di Aldo ruota il messaggio che questo libro vuole trasmettere. Sulla sua malattia e sulle sue reazioni.

Siamo sull’appennino tosco-emiliano durante la seconda guerra mondiale. Si viene accompagnati nella lettura da Aldo e da Marino, il più piccolo dei suoi tre figli, quello che ricorderà una lezione di vita che il padre in poche parole cercherà di insegnargli. Una lezione sull’ignoranza, sulla tendenza a giudicare, sulla resilienza.

Una lezione di vita che dovrebbe essere il messaggio che questo libro vuole trasmettere ai lettori. L’ignoranza può nuocere. L’ignoranza può essere fatale. Una malattia può emarginare chi ne è affetto. L’emarginazione può nuocere ed essere fatale tanto quanto l’ignoranza.

Non aggiungo altro. Solo vi incoraggio a leggere questo romanzo. Sarà duro a volte. Sarà crudo, commovente, anche difficile da metabolizzare e da proseguire. Ma leggetelo. Racchiude in sé un messaggio forte e importantissimo, di cui tutti noi dovremmo fare tesoro, e sul quale meditare a fondo … Tu Non Ci Credere Mai

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